Le squadre erano talmente unita da sembrare una cosa unica: ciascuna capiva dove la sua compagna mandava la palla e tutte sapevano cosa serviva all’altra; lo spirito di squadra era altissimo e si confortavano l’un l’altra.
La capitana della Yamamay era la numero 2, la Viganò, mentre la capitana della Foppapedretti Bergamo era la numero 12, la Piccinini. Tutte le pallavoliste seguivano la palla come fossero delle calamite attratte ad essa e le loro ginocchia erano continuamente basse e piegate. Erano sempre in movimento e tutte chiamavano la palla e davano indicazioni alle altre. La potenza nelle loro braccia era fenomenale, e le schiacciate incredibili. Noi ragazze del ’95, sedute sulle gradinate, eravamo sbalordite e non immagino l’emozione che hanno provato le altre ragazze del ’95, del ’96 e del ’93 che stavano facendo il servizio campo.
Alla fine della partita siamo tutte corse in campo per chiedere gli autografi alle giocatrici e per vedere le campionesse della pallavolo da vicino. È stata una giornata stratosferica che non ci dimenticheremo MAI!!!
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